Centrale Montemartini

Se siete di Roma o se siete di passaggio per una vacanza e state cercando un museo fuori dall’ordinario e anche non molto fuori dal caos del centro della città, non potete non visitare la Centrale Montemartini. Situata sulla Via per l’Ostiense a circa 5 minuti dalla metro Garbatella è uno splendido esempio di unione tra antico e moderno.

La sua storia inizia il 30 Giugno 1912, quando la Centrale termoelettrica fu inaugurata e dedicata al professore Giovanni Montemartini, assessore tecnologico, da lui il nome. Fu il primo impianto pubblico di produzione di elettricità a Roma dell’Azienda elettrica municipale, oggi “ACEA”: all’interno troviamo ancora tutt’oggi turbine a vapore, caldaie e motori diesel della rinomata ditta Franco Tosi di Legnano.

Negli anni Trenta la Centrale fu soggetta a qualche modifica, come nuovi motori più potenti, ma come tutte le cose più belle inizia a non essere più conveniente a livello economico e perde anche alcune funzioni, di conseguenza rischia di essere demolita. Altre idee però erano nell’aria: negli anni Ottanta la direzione dell’Acea inizia la ristrutturazione dell’edificio trasformandolo in un Art Center e centro multimediale.

C’è però un altro fatto spiacevole che ha coinvolto le vicende della Centrale Montemartini, nel 1944-1945 durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale la centrale subì alcuni danni e si fece anche carico da sola dell’approvvigionamento energetico della città durante la liberazione e dopo la guerra fu nuovamente potenziata.

 

Per circa vent’anni la centrale fu abbandonata fino a quando l’Acea non decise di recuperare la struttura per creare uno spazio polifunzionale. L’intervento coinvolse principalmente la Sala Macchine e la nuova Sala Caldaie.

 

 

 

 

 

Ma la sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali aveva altri piani; a seguito di una ristrutturazione dei Musei Capitolini decide di esporre nella centrale delle sculture e reperti archeologici affiancandole ai macchinari, ne nasce così una mostra “Le Macchine e gli Dei” nell’Ottobre del 1997 che mette a confronto due mondi: il primo profano industriale mentre il secondo sacralità dell’archeologia classica. Alla fine la mostra ebbe così tanto successo che nel 2001 divenne un museo permanente dando così vita al Museo della Centrale Montemartini.

Qualche anno fa, nel Novembre 2016, è stata aggiunta alla splendida collezione del museo, il treno storico di Pio IX realizzato nel 1858. Questa iniziativa è stata promossa dall’Assessorato alla Crescita Culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zetema Progetto Cultura, grazie a complessi lavori che hanno permesso l’adeguamento della Sala Caldaie n°2 e che oggi è la sede permanente delle carrozze del treno. Un piccolo accenno di storia: Papa Pio IX intuì che la rete ferroviaria avrebbe avuto un ruolo fondamentale per lo sviluppo della nazione, così diede il via alla costruzione di alcune linee che collegarono Roma con i principali centri dello Stato Pontificio, nel 1856 ci fu l’inaugurazione della prima linea Roma – Frascati (linea Pio – Latina).

Se volete provare un qualcosa di diverso, un passaggio tra antico e moderno con un qualcosa di industriale vi esorto ad andare non ve ne pentirete!


AUTORE ARTICOLO

 

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FEDERICO L.

Biografia: Mi chiamo Federico Lemme, ho 28 anni, sono di Roma e sono laureato in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, in poche parole in Beni Culturali. Da un paio d’anni ho scoperto la fotografia e così ho aperto la pagina Instagram (@federicolemme_) per mostrare le meraviglie della mia città e anche dei miei viaggi in Italia e nel mondo. Però non è finita qui, ho altri hobby come il disegno avendo frequentato la famosa Accademia delle Belle Arti di Roma; inoltre pratico diversi sport dove il mio preferito resta il nuoto. Mi piace viaggiare e andare all’avventura anche in posti nascosti come grotte e sotterranei. Mi piace leggere, vedere film e serie tv, collezionare fossili e minerali ma soprattutto visitare luoghi d’arte come siti, musei e di recente borghi storici. Ho molte idee nella testa che spero di mettere in campo negli anni proprio perchè non si sa mai cosa ci riserva il futuro!


 

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